Nei giorni scorsi ho appreso del piano di investimenti presentato dai vertici di FCA a Torino. In particolare per quanto riguarda lo stabilimento di Melfi, dove attualmente sono in produzione la 500X e la Jeep Renegade, saranno prodotte anche la Jeep Renegade ibrida plug-in e la Jeep Compass. Produrre a Melfi la Jeep Renegade ibrida plug-in e la Jeep Compassè una prospettiva sicuramente positiva sia in ottica di occupazione e sia sotto il profilo ambientale. Storicamente, da anni, sosteniamo la necessità di promuovere questa tecnologia abbandonando progressivamente le fonti non rinnovabili.
È necessario colmare rapidamente il gap sul fronte dei veicoli elettrici che si è creato con gli altri competitor internazionali. Auspico che si passi dagli annunci ai fatti concreti evitando frettolose retromarce come avvenuto nel recente passato con il progetto “Fabbrica Italia”.
Voglio ricordareche FCA, a fronte dell’ennesima contrazione di mercato, nei mesi scorsi ha comunicato ai propri dipendenti che gli esuberi nello stabilimento sono passati da 1640 a 3297 e che i lavoratori interessati ai contratti di solidarietà sono passati da 5857 a 6868su circa 7.400 complessivi, con un aumento di giornate di astensione dal lavoro medio individuale dal 28% al 48%, accompagnato da una altrettanto drastica decurtazione del salario. Il regime di andrà avanti fino al 31 gennaio 2019, ma sicuramente sarà prolungato per parecchi mesi dell’anno prossimo.
Andare in produzionecon le nuove vetture tra più di un anno, perché questi sono i tempi previsti, necessita da parte delle istituzioni un monitoraggio costante e puntuale per evitare perdite di posti di lavoro soprattutto nell’indotto, che ha subito e subisce maggiormente la mancanza di certezze sul futuro produttivo dello stabilimento di Melfi.
Gianni Leggieri
Consigliere Regionale M5S Basilicata