Grazie a una meticolosa opera di mediazione e indirizzo del MIT, il Governo e la sua maggioranza staccano il biglietto di via per il piano di investimenti di Rete Ferroviaria Italiana che interesserà in buona parte anche la Regione Basilicata. In commissione trasporti sono state apportate sostanziali modifiche al contratto di programma 2017-2021 dell’ex ministro Del Rio. Infatti come dichiarato da più esponenti del M5S, oltre a un considerevole taglio di sprechi per ben 7,5 miliardi di euro per opere inutili, sono stati ripensati i criteri di esecuzione degli investimenti, seguendo parametri di íntermodalità e riequilibrio modale dei trasporti e geografico delle risorse. Prende dunque forma un ripensamento generale di dotazione e riqualificazione della rete ferroviaria lucana con strutture sostenibili che soddisfino le esigenze di residenti e pendolari, e che garantiscano di accogliere la crescente domanda di turismo.
Secondo il contratto, tra le altre, verrà cantierata la linea Potenza – Foggia con ammodernamento dei binari, aumento delle corse, diminuzione dei tempi di percorrenza e la possibilità di potenziare il traffico merci. Per la Battipaglia -Potenza le modifiche al tracciato, attraverso la riduzione delle curve e la dotazione di sottopassi e gallerie, comporteranno una diminuzione di 20’ nel tratto Napoli – Potenza. Un considerevole risparmio di tempo è allo stesso modo l’obiettivo dei lavori di riqualificazione della tratta Potenza – Metaponto. Per quel che riguarda la tratta Taranto-Metaponto, la progettazione prevede un raddoppio dei binari, e si andrà a valorizzare la rete commerciale che si articola tra il porto di Gioia Tauro e Bari. A quanto descritto, si aggiunge la progettazione di un modulo per la capacità d’esercizio e attività presso la Sata/Fiat di San Nicola di Melfi.
Un capitolo a parte merita il nuovo collegamento Matera La Martella – Ferrandina. Sappiamo di cadere nel retorico nel ricordare l’atavica riluttanza di qualsivoglia classe politica a dare forma a un’opera che senza dubbio rappresenta il più grande dei monumenti al sottosviluppo di questa terra. Dopo decenni di finanziamenti e rilanci progettuali caduti nel vuoto si è cantierata la “missione” di vedere la prossima capitale Europea della cultura collegata alle Ferrovie dello Stato. Tuttavia riscontriamo già da subito una strumentalizzazione politica su un aspetto che intendiamo bollare e stigmatizzare immediatamente, facendo riferimento al fatto che la tratta La Martella – Venusio è stata attualmente sospesa dalle attività previste dal piano d’investimenti per la mancata acquisizione delle autorizzazioni da parte delle Regioni Puglia e Basilicata, nonostante la questione sia stata portata all’esame di un “Tavolo Tecnico” istituito del MIT.
Tali inadempienze hanno di fatto bloccato la progettazione e ci troviamo costretti a prendere atto di come l’incapacità politica a convergere sugli interessi comuni, porti un’intera comunità a pagare conseguenze pesantissime. Abbiamo sempre fatto scelte di buon senso come opposizione, sia a livello regionale sia a livello nazionale, dando un sostanziale contributo alla messa in opera del “Frecciarossa” della Taranto – Salerno, suggerendo modifiche (approvate), per rendere meno oneroso l’intervento, e votando favorevolmente laddove abbiamo riscontrato un reale interesse a fornire strumenti e servizi ai cittadini. Purtroppo la scarsissima dotazione di vie di comunicazione ha depresso lo sviluppo di intere aree della Regione e ha agevolato un graduale ed emorragico spopolamento di intere comunità. Chiediamo quindi alle istituzioni Regionali un superamento immediato delle divergenze che hanno prodotto questo stallo, per consentire la realizzazione di quelle infrastrutture la cui assenza o inadeguatezza, da sempre, penalizzano le comunità dell’intera regione.