La politica smetta di occuparsi solamente di campagna elettorale e restituisca un servizio dignitoso ai cittadini e un lavoro degno di questo nome ai dipendenti che si occupano di pulizie e ausiliariato al San Carlo di Potenza e al CROB di Rionero in Vulture.
La situazione che si è creata riflette chiaramente lo stato di cattiva amministrazione e di assoluto pressappochismo in cui versa non solo il servizio sanitario ma tutta la macchina amministrativa della Regione Basilicata.
Il taglio delle ore di servizio previsto nei nuovi contratti d’appalto, infatti, non danneggia soltanto gli oltre 270 lavoratori che vedono una netta riduzione degli stipendi, ma anche gli utenti del servizio sanitario regionale, quindi, tutti i lucani che accedono a un servizio ridotto e sono in questo modo direttamente danneggiati.
Ridurre le ore lavorative comporta necessariamente un servizio di pulizia e di assistenza ridotto rispetto a quello attualmente garantito nel principale nosocomio di Basilicata e nel Centro Oncologico Regionale di Rionero con un sicuro depauperamento ulteriore del servizio sanitario regionale.
Sarebbe necessario che la politica regionale smetta di occuparsi solamente di campagne elettorali, strategie e voti di scambio, come dimostrato da Sanitopoli-Sistema Basilicata, e inizi a fare quanto necessario per garantire un servizio sanitario efficiente ai cittadini e un lavoro dignitoso a quanti sono impegnati nel servizio di pulizia e ausiliariato presso l’Ospedale San Carlo di Potenza e il CROB di Rionero. I cittadini e i lavoratori non possono aspettare i tempi morti della politica né possono subire ulteriormente i ritardi di una classe dirigente ormai assolutamente autoreferenziale e indifferente alle problematiche reali del popolo lucano.
Ancora una volta, purtroppo, siamo qui a denunciare gli abusi commessi nei confronti dei lavoratori lucani. Stiamo parlando di oltre 270 famiglie che attualmente vivono in pieno disagio nel totale silenzio delle istituzioni, in una regione dove, in virtù delle ultime inchieste sulla sanità, solo i raccomandati vanno avanti. Chi paga le conseguenze, di questo sistema corrotto e becero, sono sempre le fasce più deboli lasciate al loro destino nell’ansia e nell’incertezza.
Le vicende del San Carlo e del CROB sono sotto gli occhi di tutti: la riduzione degli stipendi percepiti è un insulto alla dignità e al diritto al lavoro. Una situazione ormai insostenibile soprattutto perché spesso ci troviamo di fronte a famiglie monoreddito, e quindi ridurre gli stipendi significa mettere in seria difficoltà la vita quotidiana di queste persone.
Noi come Movimento 5 Stelle stiamo dalla parte di tutti quei lavoratori che ogni giorno vedono i loro diritti fondamentali calpestati senza ritegno.
A loro va tutta la mia solidarietà, e auspico che si trovi una soluzione a questa tragica situazione, se necessario, coinvolgendo anche il Ministero della Salute, che ho provveduto ad attenzionare su questa vicenda.
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata