Si volgerà domenica 24 giugno presso i Laghi di Monticchio una giornata di festa, dibattito e confronto con parlamentari come Arnaldo Lomuti, Luciano Cillis, altri portavoce locali, attivisti lucani ed esperti come Renato Spicciarelli, Entomologo e docente presso la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali (SAFE) dell’Università degli Studi della Basilicata, nonché curatore del Museo di Storia Naturale del Vulture.Le tematiche spazieranno dall’ambiente, alle infrastrutture, dall’agricoltura al turismo all’export del made in Basilicata, ma si cercherà soprattutto di dar vita a un centro di idee sul futuro della Basilicata. Qual è la direzione che bisogna intraprendere e quali sono le best practice da imitare. Le energie alternative e l’abbandono totale del fossile, il turismo di qualità e l’economia sostenibile per favorire le eccellenze locali.
Perché a Monticchio? Monticchio rappresenta uno degli emblemi della Regione Basilicata. Un’area martoriata da disattenzioni che genererebbe turismo e occupazione legati anche alla filiera enogastronomica.
Il raduno è previsto alle ore 9:00 presso il Lago Piccolo, si proseguirà con un Flash Mob previsto alle ore 10:00, successivamente si darà inizio all’Agorà con portavoce, attivisti, esperti, cittadini. Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio riprenderanno i lavori con il confronto sulle diverse tematiche: ambiente, turismo, agricoltura, infrastrutture, export.
In questi 5 anni di opposizione in Consiglio Regionale di Basilicata abbiamo dedicato particolare attenzione a questi temi.
In particolar modo ci siamo battuti sulle concessioni petrolifere che per noi sono il cancro di questa regione, sulle discariche e sui cementifici che bruciano rifiuti, perché non crediamo nell’utilizzo delle fonti fossili, tanto più quando generano un forte impatto negativo sull’inquinamento dei prodotti agricoli e sulla salute dei lucani con alti tassi di mortalità. Al contrario vogliamo una Basilicata pulita, con il riutilizzo dei materiali ed energie rinnovabili, purché anche su di esse non si faccia speculazione e vengano realizzate rispettando la natura e l’uomo. In questa direzione crediamo che la Basilicata debba ritrovare la forza economica propulsiva principalmente nell’agricoltura e nel turismo, con particolare riguardo ai prodotti di eccellenza che fino a ieri si distinguevano sul territorio nazionale ed internazionale. Ad oggi le estrazioni di petrolio, con il più grande impianto d’Europa su terraferma, stanno invece distruggendo l’immagine dei prodotti agricoli da parte verso i consumatori perché questi vengono in qualche modo associati all’inquinamento, in particolar modo quelli che provengono dalla Val d’Agri, come abbiamo visto in alcuni documentari. La Basilicata si sta facendo una cattiva pubblicità e chi ci rimette sono le piccole imprese e i lavoratori. Siamo certi che la nostra Regione abbia un potenziale enorme nell’era del turismo 4.0 alle porte, come regione da scoprire ad alto impatto naturalistico, legata alla tradizione contadina ed il tutto contornato dai prodotti di eccellenza che i nostri imprenditori riescono a produrre nonostante le mille difficoltà.
Tolto il fenomeno Matera 2019 che grazie al tessuto associativo locale è stata candidata ed eletta a Capitale Europea della Cultura, il resto della Basilicata non ha visto investimenti organici nel turismo. Esempio emblematico per cui ci siamo battuti fin da subito è Monticchio che rappresentava in passato un volano per l’intero Vulture e per la Basilicata. Nonostante le interrogazioni, le manifestazioni e le mozioni presentate in Consiglio regionale, continua ad essere un località abbandonata a se stessa.
Purtroppo la nostra forza di opposizione non basta, serve un cambio di marcia e abbiamo bisogno del vostro aiuto.
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Regione Basilicata