Sono state molteplici le segnalazioni e le richieste di informazioni che ci sono giunte relativamente allo stallo in cui versano i contributi previsti nell’ambito dei bandi europei PSR FEASR 2014-2020.
Ieri con l’audizione dell’Assessore Braia si è fatto il punto della situazione e c’è da dire che non sono mancate le perplessità. Epicentro delle problematiche e dei ritardi sarebbe AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), l’agenzia di cui la Regione Basilicata si avvale come organismo pagatore a seguito della dismissione di ARBEA nel 2010.
Dei 680 milioni di euro disponibili sono stati impegnati attraverso i bandi circa il 65% dei fondi mentre solo il 12% è stato effettivamente liquidato. Circa 80 milioni di euro sarebbero bloccati da AGEA e circa 500 pratiche sospese su un totale di 2300 a causa del rinnovo dei sistemi di gestione del PSR e del cambio del soggetto appaltatore del sistema SIAN. Pare che i sistemi informativi non siano in grado di gestire operazioni semplici come, ad esempio, il riconoscimento dei cambi di proprietà delle superfici beneficiarie delle misure.
Situazione a dir poco imbarazzante considerati i tempi che corrono e i livelli elevati di evoluzione tecnologica dei sistemi informatici. Non sarebbe il caso che il Ministero delle Politiche Agricole la faccia finita con la SIN, società che gestisce il SIAN? Può un intero e fondamentale comparto pagare pesanti conseguenze per l’inadeguatezza di chi gestisce la piattaforma informatica, rischiando addirittura che i fondi a disposizione tornino al mittente, in quel di Bruxelles?
Braia ha annunciato che si sta completando il percorso iniziato nel 2016 per l’implementazione del sistema informativo regionale per la gestione dei pagamenti, sistema basato su quello già adottato dalla Regione Piemonte.
Per quanto riguarda i pagamenti, Braia ha assicurato che i fondi per il biologico (misura 11) e quelli per la produzione integrata (misura 10.1.1) verranno erogati tra la fine di aprile e le prime due settimane di maggio. Pittella e Braia hanno annunciato proteste a Roma come ultima spiaggia per velocizzare i pagamenti. Ci auguriamo una soluzione immediata della questione, ma i presupposti non lasciano ben sperare.
L’amaro in bocca aumenta se pensiamo che la Basilicata aveva un organismo pagatore, ARBEA, che purtroppo è rimasto stritolato dalle solite becere logiche clientelari di cui si è nutrito il sistema politico lucano dei decenni scorsi.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale