È uno dei temi che sta agitando la campagna elettorale per le politiche del 4 marzo: jobs act si, jobs act no.
Mentre a livello nazionale continua la bagarre su una delle leggi più odiose degli ultimi anni, una legge che oggi sembra non essere stata voluta e votata da nessuno, ma che in verità ha padri ben precisi e elettori eccellenti che vanno da sinistra a destra.
In questo contesto, si inserisce la situazione della nostra Regione, una situazione lavorativa precaria e messa ancora più in difficoltà dalle tante vertenze lavorative aperte e non risolte.
Una situazione che purtroppo vede i lucani sempre più in difficoltà e costretti ad abbandonare il nostro territorio per trovare lavoro e una vita più dignitosa.
A dirlo non è il Movimento 5 Stelle per mere ragioni elettorali, a dirlo sono i dati, i numeri impietosi che mostrano un calo occupazionale in Basilicata nel terzo trimestre del 2017.
Dal terzo trimestre 2016 al terzo trimestre 2017 in Basilicata ci sono cica 3800 occupati in meno, con un calo più evidente tra le donne. In termini percentuali, come riportato già dagli organi di stampa ed evidenziato dai sindacati, il calo è del 2%.
Dati che appaiono più significativi se si considera che l’occupazione totale in Basilicata scende sotto la soglia del 190 mila addetti, più bassa dei livelli del 2015.
Dati impietosi che mostrano il fallimento delle politiche regionali, anzi l’assenza totale di politiche regionali di sostegno al lavoro.
Un quadro che diventa ancor più fosco se si prendono in considerazione in questa nostra analisi anche i numeri relativi al calo demografico con la costante e continua perdita di popolazione , ma anche il continuo invecchiamento della popolazione. Dati che se messi insieme chiariscono le ragioni delle difficoltà della nostra Regione e la necessità di politiche nuove.
La necessità di programmazione e di interventi strategici a favore del lavoro sono priorità per la nostra Regione che purtroppo per 4 anni non ha fatto nulla in questa direzione.
Occorre invertire la rotta e il Movimento 5 Stelle può essere l’unica forza in grado di mettere in campo azioni concrete per questo cambio deciso di rotta. Azioni politiche che proiettino la Basilicata nel futuro anche seguendo le esperienze dei Paesi dell’Europa del Nord. Riorganizzazione del mondo del lavoro attraverso la riduzione delle ore di lavoro, l’incentivazione del part-time, l’incentivazione di contratti di solidarietà difensivi ed espansivi, oltre ad una maggiore partecipazione dei lavoratori ai processi decisionali delle aziende.
A questo occorre una seria analisi delle potenzialità del nostro territorio per indirizzare gli investimenti dei campi in cui il sistema Basilicata riesce ad essere più competitivo e forte.
In questo contesto, rimane fermo che nessuno deve rimanere indietro e che pertanto occorre insistere e lavorare per garantire al più presto l’approvazione del reddito di cittadinanza, uno degli strumenti per accompagnare i soggetti più deboli al mondo del lavoro.
Sono queste priorità del programma del Movimento 5 Stelle nazionale che porteranno indiscutibili vantaggi al sistema Italia, ma anche e soprattutto a realtà come quella Lucana che vive un periodo fosco.
Gianni Leggieri
Portavoce M5S Basilicata