Il dibattito in consiglio regionale sui dati dello studio dell’equipé del dott. Bianchi ha messo in evidenza le contraddizioni di una classe politica che vuole far convivere ancora la presenza invadente di Eni con le ragioni di una terra e di un popolo che sente sempre più di essere sotto attacco.
Altro che allarmismi e falsità, lo studio VIS è chiaro e si aggiunge a tutta una serie di ulteriori dati e studi che sono stati negli anni ignorati e sottovalutati. Chi dice che va tutto bene è un bugiardo seriale e chi specula sulla salute dei cittadini venendo meno al compito di tutelare la nostra Regione e i cittadini lucani, è in totale mala fede.
Troppi consiglieri regionali, ancora una volta, hanno dimostrato di pensare di più agli equilibri della maggioranza, alla poltrona che sperano di andare ad occupare, alla carriera politica che sperano di fare, piuttosto che rispettare il mandato ricevuto dai cittadini lucani.
E’ stato penoso per me sentire il Presidente Pittella che, con tono spocchioso, a termine del Consiglio, ha avuto il coraggio di affermare che in fondo lo studio dà ragione alla maggioranza perché esclude la contaminazione delle acque superficiali. E’ stato penoso, perché il Presidente Pittella invece di prendere questo dato come segnale che il COVA non inquina, dovrebbe preoccuparsi delle tracce di idrocarburi presenti nei sedimenti del Pertusillo e spiegare a che punto sono i controlli che la Giunta si è impegnata a fare a seguito dell’approvazione di una specifica mozione da parte del Movimento 5 Stelle di Basilicata.
Ma non solo. E’ stato l’intero dibattito surreale e assurdo, un dibattito che ho dovuto ascoltare a distanza con la frustrazione di chi avrebbe voluto intervenire per smascherare le tante falsità, ma non poteva. Capisco la rabbia del collega Perrino che ha abbandonato l’aula all’ennesima blasfemia pronunciata da chi non ha alcun rispetto dei cittadini.
Tra dati non pubblicati, studi nascosti per anni, analisi non compiute, procedure non seguite è ridicolo sentire alcuni consiglieri regionali parlare di legislatura che ha risolto i problemi, sentire qualcuno elogiare l’operato di questa maggioranza. Ci vuole coraggio e faccia tosta ad affermare ciò.
A chi dice di dover parlare con verità chiedo allora espressamente di pubblicare i referti epidemiologici di tutti i comuni della Val d’Agri, quei referti che ho chiesto con forza ai comuni e alla ASL, senza ottenere nessuna risposta. Non sono infatti necessari nuovi studi e nuovi approfondimenti, basta pubblicare questi dati che già fotografano la situazione sanitaria di un territorio. Perché non lo si fa? Pittella perché non lo fate?
Allora basta chiacchiere, basta convenzioni, protocolli e inutili perdite di tempo, occorrono fatti e atti concreti. Proprio quelli che sono mancati in questi anni, a partire dalla Commissione speciale d’inchiesta per verificare il rispetto delle normative da parte di ENI nella sua attività estrattiva. Oppure, portate immediatamente in discussione e approvate la Proposta di Legge che estende la obbligatorietà della VIS a tutte le zone, una proposta che è ferma da 2 anni,perché è scomoda a molti.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata