Lo studio sulla VIS (Valutazione di Impatto sulla Salute) ha rilevato uno scenario a dir poco allarmante sullo stato di salute del territorio e degli abitanti dei comuni di Grumento e Viggiano.
Il lavoro effettuato da un team di esperti di mezza Italia, coordinati dal Prof Fabrizio Bianchi, ha confermato quello precedente dell’ISS (Istituto superiore di Sanità) realizzato tra gli anni 2003-2010 sulla mortalità e sull’ospedalizzazione in 20 comuni della Val d’Agri, tra i quali Grumento e Viggiano.
Detto lavoro, confrontato con i dati medi regionali registrava eccessi di mortalità, nonché di ospedalizzazione .
Tumori maligni allo stomaco, infarto del mirocardio, malattie respiratorie croniche e acute, leucemie linfoidi, diabete melito insulodipendente, malattie del sistema circolatorio sono il risultato pesante sullo stato di salute della val d’Agri.
Quello della Vis, basato su dati studiati per 15 anni, mostra che le cause di decesso e di ricovero per malattie cardiovascolari e respiratorie sono significativamente associate all’esposizione alle emissioni del COVA, confermando quanto emerge dalla letteratura scientifica che riporta prove sufficienti ad attribuire un ruolo causale a inquinanti atmosferici.
Questi risultati rappresentano una sentenza di condanna nei confronti della politica lucana degli ultimi 20 anni per ciò che concerne la tutela ambientale del territorio. Il quadro che emerge non permette alle istituzioni di perdere ulteriore tempo e pone seri dubbi sulla tempestiva riapertura del COVA da parte della giunta regionale dopo l’ingente sversamento degli scorsi mesi.
Fa riflettere, inoltre, la conferenza stampa disposta dall’ENI sui risultati della VIS prima ancora di verificare lo studio nella sua interezza e basata esclusivamente sulle poche pagine pubblicate dalla commissione VIS. Ovviamente, i consulenti ENI hanno voluto rassicurare i giornalisti presenti con un imbarazzante tuttappostismo. Ma oramai è certo che tutto a posto non è.
Tutto questo mentre la politica lucana, messa alle strette dai risultati scientifici, risponde con una volontà di prendere tempo. Commissionare la gli studi ulteriori alla fondazione di bioetica è una delle ipotesi paventate. Dovremmo chiederci, allora, da chi verranno finanziati questi studi ulteriori.
Riguardo al Presidente Pittella e all’Assessore Pientrantuono, il primo diceva che non sapeva niente mentre il secondo dice che bisogna continuare ad effettuare questi studi in concertazione, a loro chiediamo a cosa arriveremmo se studi del genere venissero effettuati nei territori circostanti la Fenice di San Nicola di Melfi, della centrale dl Mercure, delle aree SIN di Tito e Val Basento, della ferriera di Potenza o dell’ITREC di Rorondella.
Bene, il MoVimento 5 Stelle, a firma del consigliere regionale M5S, Gianni Leggieri, con la preziosa collaborazione del Dott. Giambattista Mele (Medico SISDE), ha depositato una proposta di legge che se approvata renderebbe obbligatorio VIS e VDS (Valutazione su Danno Sanitario) in tutti quei territori dove insistono impianti altamente impattanti dal punto di vista ambientale.
Un primo passo è tracciato, ci auguriamo che chi di dovere si attivi affinché questa proposta venga quanto meno posta in discussione, tenendo presente che sono trascorsi già ben due anni è stata protocollata presso gli uffici del palazzo del Consiglio regionale.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata