Prendo spunto dall’editoriale firmato da Michele Finizio qualche giorno fa su Basilicata24 dal titolo “Le verità nascoste di Tempa Rossa” per denunciare il silenzio assordante che su una materia molto delicato come quella trattata nell’articolo è calato.
L’articolo in questione parla di possibili infiltrazioni malavitose nei cantieri di Tempa Rossa, di episodi poco chiari, di sparatorie, risse ed auto bruciate. Un fenomeno non nuovo nella nostra Regione, ma soprattutto un chiaro segno di come la malavita e il malaffare continui a seguire i soldi e gli appalti e la Regione Basilicata non rappresenta certo un’eccezione.
Dopo l’articolo di Basilcata24 mi sarei aspettato un maggior clamore, non perché vengono affermate verità sconvolgenti, ma per il semplice fatto che quanto scritto porta alla luce una realtà ben conosciuta e ben celata sulla quale occorrerebbe interrogarsi di più.
Capire la situazione di Tempa Rossa e non solo, capire quanto di poco chiaro si muove intorno a tali realtà industriali, capire gli interessi sporchi che tentano di mettere le mani su un territorio è il compito non solo delle forze dell’ordine e della magistratura, ma è un dovere anche della classe politica e della società civile.
Per rispondere adeguatamente a fenomeni malavitosi di questo tipo, per evitare che organizzazioni delinquenziali prendano il possesso di un territorio e della sua economia è, infatti, necessario anche un lavoro di prevenzione e di contrasto da parte della politica e della cosiddetta società civile.
Questa maggiore attenzione e una presa di posizione netta su questo tema mi sarei aspettato da più parti, invece sembra quasi che si tratti di argomenti sui quali non ci si vuole fermare troppo a riflettere per non dare fastidio.
Ignorare, girarsi dall’altra parte convinti che se non si parla di un problema questo prima o poi scompare. Ma non sempre quello che scompare dalle pagine dei giornali o dai dibattiti pubblici scompare anche dalla vita di tutti i giorni di una comunità. Anzi, spesso, è proprio dal silenzio generale e nel silenzio generale che certi fenomeni proliferano indisturbati.
Mi augurio allora che nei prossimi giorni la politica prenda maggiore coraggio e inizi ad affrontare il tema della sicurezza, della legalità e del rispetto della legge con più decisione perché rispetto a certi fenomeni non è mai positivo minimizzare e sottovalutare, perché alcuni problemi si affrontano con decisione.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata