Apprendiamo da notizie di stampa che i carabinieri della Compagnia di Policoro hanno proceduto al sequestro preventivo di un’area di 2200 metri quadrati sul Monte Coppolo, nel Parco del Pollino, area sulla quale era stato realizzato un sentiero naturalistico usando vecchie traversine ferroviarie in legno.
Sulla vicenda, scaturita dalle segnalazioni di Giorgio Braschi (guida e conoscitore del parco) e dall’azione delle associazioni ambientaliste del posto, avevamo presentato un’interrogazione in consiglio regionale depositata a marzo 2017. Stessa cosa aveva fatto il portavoce in Parlamento Europeo, Piernicola Pedicini.
Nella seduta di Consiglio Regionale del 14 luglio 2017 l’Assessore Luca Braia, leggendo la velina degli uffici competenti, rassicurava tutti con la solita solfa del ‘tuttappostimo’ in salsa lucana. Nonostante l’espresso divieto previsto dalla legge e dalla giurisprudenza all’utilizzo delle traversine al creosoto nei parchi, la versione fornita da Braia aveva evidenziato che, seppur collocate in un sentiero del Parco nazionale, le traversine non costituivano alcun pericolo in quanto non vi erano rischi di frequenti contatti con la pelle. E per perorare tale bizzarra tesi, sempre Braia sosteneva che le traversine al creosoto collocate nel Parco non sono certo paragonabili a quelle utilizzate per le passerelle installate sulle nostre spiagge.
Ci auguriamo che l’intervento della magistratura faccia piena luce su questa ennesima strana vicenda. Vicenda che, ancora una volta, ha messo in luce l’uso eccessivamente disinvolto dei fondi europei e l‘estrema superficialità con cui si affronta in Basilicata l’interpretazione e l’applicazione delle norme poste a tutela dell’ambiente e della salute.
Qui testo interrogazione del 27/03/2017
Qui risposta dell’Ass. Braia del 14/07/2017
Qui video del Consiglio Regionale
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale