Nostro malgrado siamo costretti a parlare dell’ennesimo oscuro e inquietante episodio che palesa il sempre più debole sistema dei controlli ambientali della nostra regione. A poche ore dalla sacrosanta chiusura del centro oli di Viggiano, sui social network e su alcuni quotidiani locali sono state diffuse agghiaccianti immagini della diga del Basentello che mostrano centinaia di pesci senza vita che galleggiano fino a riva.

Dinanzi a fenomeni simili, il pensiero è subito corso agli altri episodi che hanno reso tristemente noto a livello nazionale l’invaso del Pertusillo; episodi sui quali le fumose rassicurazioni della prima ora e le parziali ammissioni di presenza di idrocarburi, non hanno fugato né i dubbi né, tantomeno, la paura di disastri ambientali “diffusi” in corso.

Sulla moria di pesci nella diga del Basentello, i primi pareri “a caldo” sono iniziati a circolare in queste ultime ore: alcuni  parlano di fenomeno indotto dalle alte temperature dei giorni scorsi; altri, invece, farebbero riferimento alla possibile presenza nell’invaso di sostanze inquinanti derivanti da fertilizzanti e pesticidi utilizzati nelle attività agricole.
La diga del Basentello, a cavallo tra Puglia e Basilicata,  è un invaso gestito dall’ Autorità di Bacino della Basilicata che dispone di un’erogazione annuale stimata in 5.000.000 di metri cubi, completamente destinata all’uso irriguo. Inoltre, l’invaso è una meta privilegiata degli appassionati di pesca provenienti da tutta Italia.

Non è nostra intenzione cavalcare l’onda emotiva che questo genere di episodi inevitabilmente riaccende nella pubblica opinione, ma proprio per mettere fuori gioco chi potrebbe strumentalizzare vicende simili, riteniamo che si debba dare seguito con la massima sollecitudine all’espletamento di serie e attendibili verifiche sulle cause scatenanti l’ennesimo inquietante episodio. Abbiamo per tale ragione presentato un’interrogazione urgente per conoscere se sono state o meno effettuate da parte di ARPAB verifiche e analisi sulle acque del Basentello e sulle carcasse dei pesci al fine di determinarne le cause della moria. Inoltre abbiamo chiesto alla Giunta regionale se sono, in ogni caso, state predisposte azioni utili a monitorare l’eventuale inquinamento del  bacino del Basentello ed a garantire la qualità delle acque rispetto all’uso irriguo delle stesse.

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Gianni Perrino
Gianni Leggieri
M5S Basilicata  – Consiglio Regionale

 

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