Invitiamo il caporedattore del quotidiano “Roma” (edizione della Basilicata), Salvatore Santoro, nonché i suoi collaboratori, ad approfondire maggiormente i documenti e a verificare le informazioni in loro possesso.

Basta controllare i destinatari della missiva firmata da Maglietta per appurare che non è “l’interrogazione ad essere totalmente destituita di ogni fondamento” (come erroneamente riportato dal roboante titolo del Vostro giornale), bensì sarebbero infondate alcune affermazioni contenute all’interno di una nota (che riporta il  medesimo oggetto di quella di Maglietta, ovvero richiama l’interrogazione a mia firma) inviata dal Dott. Canosa solo nei giorni successivi alla presentazione del nostro atto ispettivo sulla intricata vicenda, nota inviata all’AOR San Carlo di Potenza, al Presidente della Giunta Regionale della Basilicata, all’Assessore alle Politiche per la Persona e al Dipartimento Stazione Unica Appaltante. E’ alla nota del dott. Canosa che Maglietta risponde non all’interrogazione, cui, come da vigente regolamento, risponderà l’Assessore Franconi. Tra l’altro, come possa un atto ispettivo come l’interrogazione, essere destituito di fondamento se non afferma alcuna verità ma ne chiede la verifica, risulta un po’ difficile da comprendere.

Nella nota del D.G. Maglietta, si fa espressamente riferimento ad una relazione dettagliata predisposta dai vertici del San Carlo per rispondere ai legittimi quesiti posti attraverso la nostra interrogazione del 31 gennaio scorso.

Ci auguriamo che il caporedattore (già protagonista di un altro spiacevole episodio nei nostri confronti), voglia pubblicare la nostra richiesta di rettifica, come da vigente normativa in materia.

AGGIORNAMENTO DEL 27/03/2017: il Dott. Canosa, attraverso una nota, ci ha messo a conoscenza del fatto che ha provveduto a disconoscere tramite denuncia-querela la missiva alla quale faceva riferimento il Dott. Maglietta.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale

 

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