Appare quanto meno inopportuno il conferimento dell’incarico a Luigi Scaglione come Coordinatore della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale, che in realtà sarebbe un’altra nomina dirigenziale fatta con Delibera n. 201600157 dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio lo scorso 4 ottobre.
Scaglione, già consigliere regionale nel corso della IX legislatura è stato rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta su presunti intrecci tra alcuni politici lucani e persone vicine alla criminalità organizzata. Nella stessa inchiesta è stato coinvolto l’ex vicegovernatore della regione, dimessosi proprio all’indomani delle prime indiscrezioni sul suo coinvolgimento nell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Potenza, Francesco Basentini. Una vicenda giudiziaria non ancora conclusasi che getta un’ombra lunga sulla scelta del Presidente Mollica e dell’intero ufficio di presidenza sulla opportunità di tale nomina.
Ragioni di convenienza e di correttezza avrebbero infatti dovuto far propendere per altra e diversa decisione proprio per dare un taglio netto rispetto al sistema politico che per anni è stato portato avanti nella nostra Regione. Invece si è pensato bene di premiare l’ex consigliere regionale Scaglione con un contratto che prevede una retribuzione di 121 mila euro annui.
Questa nomina equivale a un ulteriore spreco di risorse finanziarie che fa da contraltare a un contesto generale di crisi economico-sociale che sta attanagliando da anni i cittadini lucani, che ancora una volta si trovano di fronte a queste scelte inopportune.
Purtroppo, nel mentre si predica bene sulle pagine di giornale rispetto ai fallimenti della politica, di fatto dagli Uffici regionali si continua invece a perseguire quella cattiva politica che ha infestato la Regione e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Le ragioni reali di questa nomina restano oscure, anche se vedendo l’appartenenza politica del neo incaricato, non è difficile immaginare che si tratti dell’ennesimo tassello messo in piedi da chi sta cercando solamente di costruire un proprio personale consenso politico attraverso un utilizzo spregiudicato delle istituzioni.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata