È sotto gli occhi di tutti il fuoco di fila nei confronti di Virginia Raggi e di tutto il M5S per i problemi di rodaggio che sta affrontando l’amministrazione capitolina durante queste prime settimane trascorse dal suo insediamento. Le notizie che si sono susseguite a tamburo battente hanno mostrato tutta la compattezza di un sistema ben collaudato negli anni. Lo stesso sistema che ha contribuito a mettere in ginocchio l’Italia attraverso 40 anni di scandali e ruberie. E’ bene ribadirlo: quello che sta accadendo a Roma negli ultimi giorni non è neppure lontanamente paragonabile a scandali quali Mafia Capitale, le tangenti per gli appalti di EXPO o, per rimanere in terra lucana, Trivellopoli.
Ormai abituati a questo tipo di strumentalizzazioni vergognose, c’era da aspettarsi che la stessa strategia sarebbe stata adottata da alcuni politici locali. Ebbene sì, è successo anche questo. Il teatro è quello del comune di Miglionico dove, alcuni giorni fa, il sindaco ed un consigliere di maggioranza sono stati vittime di alcuni ignobili atti intimidatori (sono state bucate le gomme alle loro automobili), episodio fermamente condannato dal Gruppo Consiliare M5S Miglionico. Il Sindaco Buono (nb: è il suo cognome), nel denunciare l’accaduto, ha lanciato forti accuse nei confronti dell’opposizione, additandola addirittura come “mandante morale” dell’episodio. A dar man forte alle supposizioni del sindaco è arrivato colui che negli ultimi mesi sembra essere l’avvocato difensore di alcuni esponenti PD in difficoltà, Roberto Cifarelli, capogruppo del PD in Consiglio Regionale. Cifarelli non ha perso tempo per accusare l’operato dell’opposizione, con una sorta di lectio magistralis, forse dettata dalla noia di una domenica pomeriggio avvolta dal maltempo.
Forse Buono e Cifarelli non si aspettavano un’opposizione dura e puntuale come quella del M5S di Miglionico. Magari credevano di poter contare, come è successo in altri comuni della Basilicata, su un’opposizione fatta da un’altra frangia del PD, relegata in quel ruolo in seguito a meri giochi di potere.
Se ne facciano una ragione i due e cerchino di rispondere nel merito alle legittime contestazioni del Gruppo Consiliare M5S di Miglionico sulla zona PIP, senza lanciarsi in pericolose accuse e strumentalizzazioni.
Ci saremmo aspettati da Buono e Cifarelli una netta presa di distanza dalle vergognose affermazioni del governatore campano De Luca che, senza mezzi termini, ha augurato la morte ad alcuni (se non proprio a tutti) esponenti del M5S. Chissà, forse è chiedere troppo a chi spesso è impegnato in salti mortali per riposizionarsi all’interno del proprio partito.
Condannando ancora una volta i vili episodi ai danni del sindaco e del consigliere, ricordiamo a tutti, semmai ve ne fosse bisogno, che il M5S è un movimento non violento: nessuno provi ad accostarlo, in alcun modo, ad episodi che nulla hanno a che vedere con lo svolgimento della sua azione politica che nessuna illazione, adombrata da chicchessia, riuscirà ad ostacolare.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale