Negli ultimi mesi abbiamo acquisito numerose informazioni a seguito della pubblicazione di una serie di articoli a firma di Andrea Spartaco e Giorgio Santoriello sul sito internet “Punto e Basta, Veleni ed Amore per la Lucania”: si documenta uno stato di potenziale rischio per la salute pubblica indotto dalla presunta presenza di pericolose sostanze inquinanti in alcuni importanti corsi d’acqua e fiumi della Basilicata.
Fanno accapponare la pelle le immagini del torrente “Salandrella”, nonchè l’ennesima moria di pesci denunciata alle foci del Basento e del Bradano. Chissà se Pittella o il neo presidente della Commissione Ambiente, Vincenzo Robortella, avranno avuto modo di vedere il drammatico video girato lungo gli argini del fiume Basento.
Dopo un’attenta analisi, abbiamo riscontrato che non sono pubblici né i dati sullo stato di qualità e conformità chimica, tantomeno le quantità relative ai reflui smaltiti e scaricati presso i depuratori dell’area; inoltre, abbiamo appurato che, sempre in riferimento al depuratore di Pantanello, lo scarico di Tecnoparco reca ancora la segnaletica riportante la scritta “tubature interrate”, nonostante il medesimo sia ormai allocato nell’alveo di magra del Basento per diversi metri e le sostanze oleose e nerastre sembrano sedimentate sul margine destro del fiume Basento per oltre 100 metri; e a monte del suddetto scarico, ricadrebbe anche la ditta ECOBAS del gruppo IULA.
Avendo rilevato tutte queste anomalie abbiamo provveduto a interrogare Pittella e Pietrantuono per conoscere quali atti e azioni intenda avviare la Giunta regionale per analizzare e approfondire con attenzione la causa (o le cause) dei fenomeni riferiti in premessa e, in generale, documentati dall’Associazione “Cova Contro”.
Riteniamo importante sapere se esiste una rete di monitoraggio ambientale che possa indagare e chiarire, con attendibilità e rigorosità scientifica, i motivi, la natura e la reale entità in termini di impatto ambientale dei fenomeni venuti alla luce.
Ci attendiamo risposte dettagliatissime e concrete, siamo stufi di assistere impotenti al teatro degli orrori rappresentato da decenni di stupri nei confronti del nostro territorio.
Gianni Leggieri
Gianni Perrino
M5S Basilicata – Consiglio Regionale