Sarà stata la prima ondata di calore oppure la sua irrefrenabile smania di fare propaganda, ma l’Assessore Luca Braia da Matera, dopo le fotografie cafonal con i protagonisti di MasterChef Italia, non si ferma: si è buttato a capofitto in considerazioni assai ambigue sul Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, meglio conosciuto come TTIP. L’occasione è stata quella di un convegno tenutosi a Cremona promosso da Schult’z Risk Centre in collaborazione con la Commissione Europea e con il patrocinio della Camera di Commercio Americana.
Nel solco della miglior tradizione renzianpittelliana, l’Assessore Braia ha lanciato una serie di tweet che, in qualche modo, strizzano l’occhio a questo mega trattato internazionale. Il top dell’ambiguità si è raggiunto quando l’Assessore ha affermato: ”Imprescindibile legare qualità prodotti a territorio. #TTIP una opportunità per tutti e non solo per qualcuno”.
Braia ha subito corretto il tiro dichiarandosi contrario al trattato e affermando di non essere a conoscenza delle condizioni proposte dal trattato.
Ma allora perchè l’Assessore parla di “opportunità”? Quale opportunità in un trattato che viene definito “iniquo” dal Premio Nobel per l’Economia, Joseph Stiglitz? Dove stanno le opportunità in un trattato che impone un protocollo rigidissimo per la lettura degli atti da parte dei nostri parlamentari?
E’ vero, per dare un giudizio obiettivo sul trattato bisognerebbe leggerne l’intero contenuto, ma ad oggi i documenti a disposizione dei comuni mortali sono pochi o impossibili da ottenere. Tuttavia, anche grazie all’azione di Greenpeace Olanda, che ha pubblicato una serie di testi segreti sul TTIP, possiamo affermare che lo scenario non rappresenta affatto una opportunità. Quattro gli aspetti seriamente preoccupanti che emergono dai TTIP-Leaks: un pericoloso attacco alla tutela dell’ ambiente; bypass sistematico degli accordi climatici; fine del principio di precauzione; porte aperte all’ingerenza dell’industria e delle multinazionali sulla politica dei Paesi europei.
Alla luce di tutto questo il TTIP sembra assumere i tratti di un vero e proprio trasferimento di poteri democratici dalle mani dei cittadini a quelle di lobbisti e multinazionali, gli stessi che hanno fatto scempio della nostra Italia e della nostra amata Basilicata.
Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata – Consiglio Regionale