Cosa succede alla sanità lucana? Una domanda a cui è difficile dare una risposta soprattutto perché è arduo capire quale politica si stia perseguendo a livello regionale in materia di sanità pubblica e anche di sanità privata. Si continua a parlare di chiusura di presidi ospedalieri, di perdita di posti letto e di reparti, di accentramento, tutto queste voci trovano in parte conferma in atti già pubblicati, in parte invece sono solamente voci di corridoio.
In ogni caso voci o non voci, le comunità locali sono già pronte a dare battaglia e alcune già da tempo si sono mobilitate anche se completamente snobbate e dimenticate soprattutto da chi dovrebbe fare servizio pubblico nella nostra Regione. Ma al di là della polemica con parte della stampa di regime, rimane il dato di una sanità pubblica ormai allo sbando, di un diritto alla salute troppo spesso negato e di intere comunità abbandonate a se stesse.
Il grido di allarme è stato lanciato da tempo, ma come sempre la Giunta Pittella si sta dimostrando inadeguata ed incapace di affrontare il problema con un piano serio che metta al centro il cittadino e le esigenze dei territori. Come sempre a prevalere è una logica di clientelismo e di spartizione di poltrone che nulla ha a che vedere con la tutela della salute pubblica. Ma come si dice, se Atene piange, Sparta di certo non ride.
Infatti in questi mesi anche la sanità privata è in forte crisi e vive momenti di grande agitazione. E’ in atto una vera e propria lotta tra le strutture accreditate per la spartizione della torta, con alcune strutture che forti dell’appoggio di una parte del PD regionale stanno facendo veramente la parte dei cannibali.
Ormai le delibere dirigenziali e/o le delibere di giunta sembrano scritte sotto dettatura di qualcuno che appare troppo interessato all’argomento, essendo alla fine il fruitore finale di questi provvedimenti. La politica si trasforma così in gestione amministrativa di soldi pubblici da parte di manager privati e la Regione Basilicata diviene il luogo dove alcuni lobbisti della sanità privata la fanno da padrone.
Tutto questo è inaccettabile, soprattutto quando le norme diventano provvedimenti ad personam e quando il sistema viene drogato per il bene di pochi. Sanità pubblica e sanità privata lucana dunque in alto mare e sempre più in difficoltà. Se poi tutto ciò non bastasse, rimane sempre la spada di Damocle costituita dai rilievi mossi dall’ANAC e dal suo presidente Cantone sul sistema di appalti da parte della Aziende Sanitarie di Potenza e Matera. Insomma un quadro veramente desolante rispetto al quale sia i politici che i tecnici che si stanno cimentando con questi problemi stanno mostrando grossi limiti ed incapacità di offrire risposte convincenti e concrete.
Il Movimento 5 Stelle ha già presentato una serie di interrogazioni e messo in campo una serie di azioni volte a fare chiarezza e a chiedere spiegazioni. Ma soprattutto abbiamo intenzione di promuovere un tavolo di trasparenza che coinvolga le comunità locali e i comitati di protesta per fare il punto sulla situazione della sanità pubblica e della riorganizzazione del sistema sanitario regionale.
Allo stesso tempo auspichiamo maggiore chiarezza e una discussione seria sulla questione tetti di spesa per le strutture private accreditate, una discussione che non può non partire da un serio ed approfondito studio dei fabbisogni.
Gianni Leggieri
Capogruppo M5S Basilicata