Il giorno dopo il referendum il Presidente Pittella si pronuncia sull’esito della tornata elettorale e lo fa dimostrando ancora una volta la sua sudditanza rispetto al Presidente del Consiglio dei ministri. L’intervento del Governatore lucano infatti è tutto concentrato sulla difesa del Presidente Renzi e sullo scampato pericolo per il Governo.
Non una parola sul dato elettorale nella nostra regione, nessun commento sul messaggio chiaro e deciso inviato sia al Presidente Pittella che allo stesso Presidente del Consiglio Renzi. La Basilicata grazie ai 235000 cittadini che si sono recati alle urne ha superato il quorum con il 50,17%, un risultato importantissimo che, sottolineo, lancia un segnale di contrarietà alle politiche fossili di Renzi e Pittella. In città da sempre soggiogate al potere politico come Potenza e Matera si è sfiorato il 60% di partecipazione popolare. Una affluenza alle urne maggiore addirittura a quella registrata in occasione delle ultime elezioni regionali (47,60% degli aventi diritto) che hanno determinato la nomina proprio di Pittella a capo della Regione.
Sono dati su cui il Presidente Pittella dovrebbe riflettere prima di ripetere le sue solite ed inutili parole su concertazione e dialogo aperto con il governo centrale. La volontà del popolo lucano è molto diversa e non tenerne conto sarebbe l’ennesimo schiaffo di una classe politica inadeguata a gestire questa regione.
La maggioranza dei lucani evidentemente non sta con Pittella e il PD, i dialoghi con il governo centrale hanno prodotto solo danni, ed è quindi giunto il momento che se ne traggano le dovute conclusioni, che non possono far altro che portare alle dimissioni del presidente Pittella.
Il Capogruppo M5S Basilicata
Gianni Leggieri