Il Gruppo Consiliare M5S Basilicata esprime tutta la propria solidarietà ai 20 lavoratori della Lucart di Avigliano ai quali è stata notificata l’interruzione del contratto di solidarietà a partire dal prossimo 31 dicembre. Un amarissimo regalo di Natale, ancora di più se si considera che l’azienda non versa certo in cattive condizioni finanziarie: i dati del Sole24Ore parlano di un gruppo che realizza un fatturato di 450 milioni di euro, il 20% per l’export, con 1.400 dipendenti tra Italia (5 stabilimenti) e Francia (2) e una capacità produttiva di 350mila tonnellate all’anno (più di 250mila tonnellate di tissue, 90mila di carta monolucida).

Solo qualche mese fa, il patron dell’azienda Antonio Pasquini annunciava un investimento da dieci milioni di euro per il restyling delle linee di trasformazione degli stabilimenti di Lucca ed Avigliano. Improvviso arriva ora un inatteso contrordine: “delocalizzare” altrove una parte della produzione realizzata nello stabilimento di Avigliano, potenziando altri siti aziendali che starebbero registrando addirittura “importanti incrementi occupazionali”.

Insomma, è la solita (sporca) storia: si disinveste e si licenzia in Basilicata per investire e assumere altrove, magari all’estero. Davanti a questo ennesimo caso di “delocalizzazione” che rischia di lasciare macerie e miseria dietro di sé, il M5S Basilicata chiede l’immediato intervento dell’Assessore Liberali. La Giunta Pittella deve agire presto e bene a tutela dei posti di lavoro lucani, pretendendo dall’Azienda che anche nello stabilimento lucano venga applicata quella “filosofia ecologica” che pone la Lucart come leader nella produzione di carta  da riciclo per il packaging di bevande.

Ci auguriamo che venga trovata, nel senso auspicato, una soluzione in tempi rapidi e che la proprietà della Lucart riveda i suoi piani di riorganizzazione aziendale.

Gruppo Consiliare M5S Basilicata
Gianni Perrino

Gianni Leggieri



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