A seguito del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, l’Ospedale di Venosa ha subito una serie di trasformazioni. In particolare, diversi reparti sono stati chiusi e trasferiti presso il presidio ospedaliero di Melfi.  Il piano di riqualificazione prevedeva in origine, a seguito delle chiusure di reparti e dei trasferimenti, tutta una serie di interventi che avrebbero dovuto portare nel giro di poco tempo all’apertura di nuovi reparti e al potenziamento di quelli rimasti, come ad esempio la lungodegenza e della fisiatria (con un raddoppio dei posti letto).  In base alle promesse fatte dall’assessore regionale Martorano e a quanto fatto credere ai cittadini di Venosa anche da parte di alcuni politici locali, l’Ospedale di Venosa a pieno regime avrebbe avuto una disponibilità totale di 90 posti letto (mentre in precedenza si poteva contare su 74 posti letto).

Belle promesse non seguite da fatti, anzi. La situazione, dopo diversi anni ci dice che i 90 posti letto si sono persi nelle carte e nella burocrazia potentina, che continua il trasferimento e/o chiusura di reparti, si continuano ad accorpare reparti dell’Ospedale di Venosa ad identici reparti dell’Ospedale di Melfi.

In tutta questa situazione fatta di promesse non mantenute, di inganni perpetrati ai danni dei cittadini di Venosa, di Comitati che si sono sciolti come neve al sole dopo aver raggiunto i risultati personali di qualche componente, adesso qualcuno vorrebbe far passare l’apertura del reparto di Alzheimer come una vittoria, mentre si tratta solamente dell’ennesima sistemazione di interessi personali proprio di chi ha decretato nel 2007 la morte dell’Ospedale di Venosa.

Per queste ragioni, nei giorni scorsi è stata depositata una interrogazione diretta all’Assessore alla Sanità – Franconi – perché venga fatta chiarezza, per sapere come mai in pochi giorni sono stati smantellati i reparti dell’Ospedale di Venosa, mentre dopo anni non si vede ancora traccia di quella riqualificazione promessa.  Allo stesso tempo, abbiamo chiesto che fine hanno fatto i 90 posti letto promessi e quale futuro devono attendersi i cittadini di Venosa per la struttura ospedaliera.

E’ tempo di scoprire le carte e di raccontare la verità su quanto accaduto e su quanto sta accadendo. I cittadini di Venosa sono stati ingannati e qualcuno dovrà rispondere delle false promesse, delle bugie, degli inganni perpetrati in questi anni.

Il Portavoce regionale M5S
Gianni Leggieri

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