Continua imperterrita l’impressionante sequela di atti “anomali” dell’ARPAB, l’ente strumentale regionale preposto all’esercizio di attività e compiti in materia di prevenzione e tutela ambientale. Dopo l’appalto della rete pieziometrica del SIN Val Basento assegnato ai Fratelli Pellini (condannati per disastro ambientale) ed i macroscopici errori relativi alla mancata approvazione del bilancio preventivo 2014, spuntano altre deliberazioni del direttore, Aldo Schiassi, che autorizzano opinabili incarichi “ad interim” oltre che viaggi, vitti e pernottamenti di dipendenti in amene località estere, ufficialmente per “formazione e aggiornamento”. Sono tre le deliberazioni in questione, la n. 135, la 136 e la 140 rispettivamente del 30 aprile, 5 maggio e 7 maggio di quest’anno.
Con deliberazione n. 135/2015 il Direttore Schiassi ha conferito all’Ing. Gaetano Santarsia l’incarico “ad interim” di dirigente dell’Ufficio “Suolo e Rifiuti” del Dipartimento provinciale di Matera; l’Ing. Gaetano Santarsia, dirigente dell’Ufficio “Inquinamento Elettromagnetico e Acustico” è stato, per quasi cinque anni (dal maggio 2010 al dicembre 2014) Commissario del Consorzio per lo sviluppo ind.le della provincia di Matera. Santarsia, secondo quanto confermato da “Il Fatto Quotidiano” di oggi, risulta indagato dalla Direzione Antimafia di Potenza per traffico e smaltimento illecito di rifiuti.
Domanda: prima di tutto, il profilo professionale e la relativa qualificazione possedute dell’Ing. Santarsia corrispondono alla natura e caratteristiche delle funzioni e delle attività che lo stesso andrà a svolgere? Oppure è il solito incarico apicale che “riposiziona” su altre poltrone esponenti della politica lucana non più rieletti (c.d. “trombati”)? Era poi opportuno nominare dirigente dell’Ufficio “Suolo e Rifiuti” proprio un indagato per traffico illecito di rifiuti?
Con le deliberazioni nn. 136 e 140, sempre Schiassi ha autorizzato alcuni dipendenti dell’Agenzia alla partecipazione ai seguenti congressi:
- “Water World Congress XV” organizzato nella “capitale” della Scozia, Edimburgo, dal 25 al 29 maggio 2015 per una spesa complessiva di 3.600,00 euro impegnati, in due parti uguali, sui capitoli 318 (Spese per formazione e aggiornamento) e 329 (Spese di personale Polo di Metaponto) per n. 2 dipendenti interessati; si evidenzia che per 2.000,00 euro la spesa è riconducibile a spese di viaggio, vitto e pernottamento;
- “18th European Forum on Eco Innovation” che si tiene nella meravigliosa Barcellona (Spagna) dal 19 al 22 maggio 2015 per una spesa complessiva di 950,00 euro impegnati sul capitolo 318 per n. 1 dipendente interessata; si evidenzia che la totalità della spesa è riferibile a spese di viaggio, vitto e pernottamento.
Sorge, spontanea, una domanda: ma in tempi di draconiana “spending review”, di drammatici tagli alle prestazioni sociali e sanitarie,non sarebbe stato meglio optare per un corso in modalità e-learning, magari coinvolgendo la totalità dei dipendenti e non solo alcuni?
Forse tutto questo sarà parte della strategia di “anchilosamento specialistico” di cui parlava, cripticamente, Schiassi in commissione? Sarà parte della strategia di Schiassi anche la presunta partecipazione di una nutrita squadra di dipendenti al “circo” di EXPO2015? Kermesse, quest’ultima, nella quale ARPAB, oltre alla divulgazione di materiale virtuale e cartaceo (foto, video e riviste) e strumentale (microscopi e attrezzature di laboratorio) nelle “librerie del Sapere”, proietterà, nientepopodimeno che un video realizzato per l’evento “Dalla sorgente al mare, l’acqua racconta…..”
Per ora quell’acqua ci racconta che alla foce del Cavone, a Marina di Pisticci, affiorano degli strani fanghi neri e, a quanto pare, pure maleodoranti. Al proposito, il portavoce di Pittella, Nino Grasso al ‘Fatto Quotidiano’ ha dichiarato: “Sì, può darsi che si sentano odori strani, ma è sicuramente argilla; c’è sempre stata in quella zona”. Gli ha fatto eco Pittella che ha tuonato: “pretenderò le scuse di certi ambientalisti e giornalisti” se le analisi ARPAB, notoriamente affidabile e imparziale, dimostreranno che, in realtà, è “argilla nera” quella poltiglia copiosamente rinvenuta alla foce del fiume Cavone e sulla spiaggia di Marina di Pisticci. Quali scuse? Quelle di aver segnalato un fenomeno fortemente anomalo? Quello di invocare il principio di precauzione e la necessità di monitoraggi seri e costanti? Tutti ci auguriamo che quella poltiglia nera sia innocua per la salute dei cittadini e dei turisti. E poi, magari, per Marina di Pisticci i fanghi neri potrebbero diventare “attrattore turistico” per la fangoterapia con l’argilla nera. Tanto l’argilla, come la “pecunia”, non olet.
Gianni Perrino
Capogruppo M5S Basilicata