Il consiglio comunale è stato convocato per giovedi 13 novembre alle ore 18. Puntuali come dei consiglieri svizzeri, l’argomento all’ordine del giorno era a dir poco eccezionale e straordinario. La straordinarietà dell’evento era dato non solo dalla tematica affrontata quanto dal fatto che era in seduta “pubblica straordinaria” ed aperta al pubblico. L’oggetto della assise riguardava : “Determinazione al fine di impegnare il presidente della giunta regionale di Basilicata a promuovere questioni di legittimità, ai sensi dell’Art 32 della Legge n 87/1953 in ordine alla legge di conversione del d.l. N 133 del 12,09,2014 (decreto sblocca Italia) davanti alla Corte Costituzionale.”

In particolare è utile qui ricordare che in discussione è l’articolo 38 del decreto, e non solo. L’articolo 38 del D.L. n.133/2014 riporta in capo ai ministeri le autorizzazioni ambientali per le concessioni offshore, mentre per quelle in terra ferma, si fa riferimento a generiche “intese” con le Regioni interessate, considerando che i procedimenti per le attività petrolifere sono “unici”, in capo cioè al Ministero dello Sviluppo Economico, così come le procedure autorizzative (VIA) per istanze di ricerca, permessi di ricerca e concessioni che vengono riportati di competenza del ministero dell’ambiente e non più alle Regioni. Il decreto stabilisce che il Governo può, in caso di “inerzia” delle Regioni, avocare a sè i titoli minerari pendenti, quelli cioè non definiti entro il 31 dicembre 2014 dalle Regioni (comma 4 articolo 38).

Sì avete capito bene la giunta di Leone al gran completo che si è impegnata a bloccare l’arrivo delle trivelle auspicato e fermamente voluto dal governo Renzi. Ma la giunta Leone non è nuova a queste manifestazioni popolari. Ricordiamo tutti la grande manifestazione del 15 febbraio 2013 con il grande motto…”uscire dal petrolio”. E’ bello rivedere quelle foto! Soprattutto quelle in cui i tanti sindaci con i loro gonfaloni al seguito marciavano per le vie di Policoro. Peccato che dopo 19 mesi i loro amici o compagni di partito o diciamo semplicemente i loro rappresentanti al governo, anche “lucani”, abbiano voluto votare il decreto sia alla Camera che al Senato. Ma si sa l’ipocrisia è un marchio che contraddistingue il “made in Italy” negli ultimi tempi. Come ad esempio far finta di essere interessati all’ambiente, qui a Policoro, per poi dimenticarsi delle scelleratezze quotidiane che si compiono in città o avvelenandoci con diserbi ed insetticidi.

Ancora più grave, se si pensa che il 27 giugno del 2012 fu inviata anche al nostro sindaco una missiva in cui ad alta voce si chiedeva di “tutelare” l’acqua come bene comune per la salute dei cittadini. Chissà se è stata letta quella lettera perche a me personalmente stasera mi è parso di capire che forse il nostro sindaco non era a conoscenza che l’invaso del pertusillo è inquinato e che di questo argomento se ne sta discutendo da tanto, tanto tempo. E se, addirittura perfino l’europa se ne è accorta , mi chiedo: come mai quella missiva non è stata MAI tenuta nella giusta considerazione? Come mai la salute dei cittadini non è importante per il sindaco di Montalbano J.co, estremamente impegnato con i canoni irrigui per il sindaco di Tursi (vedi l’intervista) per il sindaco di Scanzano, per l’allora sindaco di Rotondella, tanto meno impegnato a far luce su strane navi affondate. Insomma perchè a nessun sindaco del comprensorio interessi la salute dei cittadini?

Giovanni Lasalandra

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