Il collettivo ALJAB (All Lucanian Journalists Are Bastards) nasce nell’estate del 2012 a seguito di continui ed inesatti pezzi giornalistici e pseudotali a mezzo stampa, tv e web sul M5S Basilicata.

Il collettivo ha come obiettivo quello di smascherare la cattiva informazione e difendere l’operato dei 5stellini lucani tramite argomentazioni critiche mosse ai vari media. Il collettivo ALJAB non accetta attacchi personali e sfoghi isterici, difende l’anonimato di chi scrive ed opera al suo interno e si autoproclama “fondamentalista della buona informazione“. Nel collettivo è d’obbligo parlare sempre al plurale. ALJAB si propone come sintesi di quelle che sono le opinioni degli attivisti del M5S Basilicata nei riguardi della stampa, lette sui forum, sulle e-mail, sui social network.

Il collettivo è aperto a tutti quelli che vogliano seguire queste semplici regole.

Noi di ALJAB in questa settimana siamo stati letteralmente sommersi da post di blog, articoli della stampa locale e nazionale, pizzini, lettere di spasimanti, richieste di chiarimenti sulla nostra natura sovversiva, intimidazioni più o meno velate, avvertimenti di catastoni all’uscita della scuola.
Come abbiamo reagito?
Fregandocene ovviamente.

Parte del nostro collettivo ha passato la settimana in amaca, mentre la frangia più sovversiva ed impulsiva si è dilettata nel coltivare l’interessantissimo e spassossimo hobby dell’’inseguimento delle rane, oltre al ben più rodato torneo internazionale di lancio dei semi di anguria.
Solo una parte del collettivo ha passato tutto il tempo al computer, in uno studio matto e disperatissimo dei giornali e in una attenta visione con tanto di block notes, dei talk show televisivi.
A tutto ciò è seguito un mistico e delicato momento catartico per elaborare quanto ascoltato e letto sui media che si è concluso con lo svenimento di uno dei membri del collettivo e la corsa al pronto soccorso in calesse.

Il clima riscontrato non è dei più semplici e ci ha quasi portato a voler lasciar perdere ogni tipo di analisi o critica perché non avevamo voglia di creare ulteriori martiri e clima di vittimismo, tanto caro agli oppositori del 5stelle. In più, ci sembrava troppo facile e scontato scrivere ora. Ma del resto noi ci siamo costituiti adesso e avevamo in programma di scrivere già da tempo questo articolo.
Ci sono stati lunghi dibattiti al quartier generale dell’ALJAB protratti fino all’alba, che vi risparmiamo perché potrebbero urtare la vostra sensibilità. Ovviamente ha vinto la linea del “non ce ne frega niente, pubblichiamo e basta”.

Dunque, quello che vi proponiamo quest’oggi è una classifica delle tre migliori risposte dei blogger materani sulle questioni riguardanti il M5S e i suoi adepti.

1) RISPOSTA ASSENTE
Sottotitolo: Paglie di grano in moVimento

Al numero uno, in posizione stabile, il professor Ribba in un dettagliato e pungente post dal titolo “Lezioni di Comunicazione dal Comune di Matera”. Nella lezione si porta in auge, in maniera ovviamente indiretta, un piccolissimo problema all’interno dello staff del sindaco Adduce, ma roba da niente eh.
Il portavoce del Sindaco, tal Roberto Cifarelli, persona onestissima e di comprovata elevatura morale, incappata ahinoi in un piccolissimo problema con la Magistratura, risulta rinviato a giudizio per atti contro la pubblica amministrazione a danno del Comune di Matera, ovvero il suo attuale datore di lavoro. E che volete che sia? Anche noi di ALJAB siamo indagati da noi stessi e saltuariamente ci picchiamo pure. Immaginiamo e ci sembra del tutto normale e logico che anche al Comune di Matera succeda lo stesso.
Ma torniamo a noi.

Un’attivista sconosciuta del m5s (nome in codice Mirtilla), pone delle domande che mai e poi mai i frequentatori del blog si sarebbero aspettati. Invece di attaccare, polemizzare o giocare a chi è più compagnone degli altri, si azzarda a chiedere addirittura un’opinione al Sindaco, al capo dell’Ufficio stampa Serafino, al consigliere comunale Angelo Cotugno e a tutti gli internauti del blog in questione. La domanda, semplice, diretta è:

vi sembra giusto e coerente che un Ente pubblico (comune di Matera) richieda il risarcimento civile in un processo penale contro un proprio funzionario (Cifarelli, appunto) mantenendolo ancora in carica?

L’unico che riesce a formulare una risposta articolata è proprio l’autore del post che prega in ginocchio Mirtilla di non andarsene sbattendo la porta, e se proprio deve farlo, che butti prima la spazzatura e tiri lo sciaquone del cesso, dato che quando interviene porta soltanto sciocciature oltre al fastidioso alone di piedi sul tavolino di fronte la tv. Il resto? Silenzio.
Per cui, cari amici attivisti, quando non riuscite più a reggere le polemiche e volete dare un taglio alla conversazione, ricordatevi di chiedere cosa i commensali ed interlocutori pensano del signor Cifarelli, capo del Gabinetto del Comune di Matera e rinviato a giudizio per danni penali allo stesso.
Al massimo vi diranno che c’ha da lavorare.

2) RISPOSTA TRAMITE INTERVISTA (SU UN ALTRO BLOG)

Al secondo post c’è l’anonimo fuorisede autore di Materatown, in questo ultimo periodo agli onor delle cronache web per un’intervista di cui non ce ne frega un cazzo. E vaffanculo diremmo pure, tanto per restare in tema.
In un suo post dal titolo Vademecum di sopravvivenza, leggiamo una serie di belle cose. Tra le quali, ops, guarda un po’, alla numero 6 troviamo anche una nota che riguarda sempre il già citato Roberto Cifarelli (allora è un vizio fare queste domande impertinenti!).
Un numero dell’elenco però è dedicato al M5S, anzi ad uno dei leader del Movimento anti-partitico 5 Stelle di Materatown, anche se non viene inserito nessun nome. Di che cosa si sarebbe macchiato questo fantomatico leader? Di avere una tessera di un partito.
Minchia, che scoop! Sarebbe clamoroso! E perché non inserire un nome, un recapito, un riferimento o un documento che testimonia quanto detto? Perché la libera informazione del sito si lascia sfuggire questa fantastica notizia?
Non ci è dato saperlo.
Anche in questo caso, nei commenti, tal SATANINO afferma che si tratta di una notizia falsa. Materatown non smentisce sul suo blog, perché evidentemente non ha voglia di rispondere ai commenti come ha sempre dichiarato, ma aspetta addirittura un’intervista sempre del già citato Antonio Ribba. Scelta discutibile? Cazzi suoi.

E’ come se noi del collettivo dicessimo su questo blog che qualcuno calvo e pelato e con un ruolo di alto livello nella pubblica amministrazione si fa le pippe per poi smentirlo sulla rivista “Quattroruote”.

3) RISPOSTA NON RICHIESTA ED INUTILE


Nel pagine di Firefox del computer della nostra sede, accanto ai già citati blogger, si è affacciato un ulteriore sito internet di un giovane esponente del PD, Angelo Giordano, che in altri luoghi (tipo la luna di Tatooine), si fa chiamare “ANAKIN”. Noi di ALJAB siamo rimasti un attimino perplessi: ma nel MoVimento 5 stelle non ce ne era un altro con lo stesso nome?
Abbiamo contattato l’esponente in questione e gli abbiamo posto le seguenti domande per fugare ogni dubbio:
– Siete solo omonimi? Se la risposta è no, quale rapporto di parentela intercorre tra voi?
– Ha deciso di usare l’alias “Prospero D’Ippolito” perché si vergogna di portare tale nome?

Risposta del Giordano ©M5S:
In riferimento alla prima domanda colgo lor signori impreparati o parzialmente preparati. Il tale sedicente omonimo non è tale, in quanto esso si appella Angelo Raffaele Giordano. Tra di noi intercorre un rapporto di parentela diretto, mi viene ad essere cugino. Ma anche Gomez Adams aveva un cugino che si chiamava It,  vivaddio. E che dire di Lapo Elkann? 
In merito all’alias Prospero D’Ippolito esso nacque per meri motivi fiscali.

Torniamo invece all’Angelo R. Giordano ©PD.
In un post di stampo anglosassone, in 973 parole ci parla di quello che pensa del M5S. Tra i tre citati, a noi sembra l’articolo più interessante, ma che raccoglie una serie di contraddizioni interne, una in particolare che ci affrettiamo ad esporre.
Il buon Anakin si indigna e si sente offeso da un pop-up ironico visualizzato in apertura di francescoventura (“dichiaro di non essere del Pd o al PD-L”) che addirittura riesce a spostare il suo giudizio sul movimento 5 stelle, già traballante. Dice “quel piccolo quadrato di pixel è un certificato di intolleranza che non ha bisogno di spiegazioni.”
Quindi immaginiamo che l’intolleranza del M5S sia stata anche inserire quel quadratino fatto di pixel del Linux Day, che viene mostrato in homepage sul sito basilicata5stelle.it da maggio 2012.
Indovinate, o cari lettori di ALJAB, chi ha organizzato e organizza tal evento a Matera? Sì proprio lui! Angelo R. G.!
Ma come? Come mai il signore in questione non ha considerato l’inserimento di quest’ultimo banner “come un attacco abbastanza personale” e sopratutto come mai, dato che “il Movimento 5 Stelle mi è personalmente ostile”, basilicata5stelle.it ha voluto inserire la già citata pubblicità per promuovere il suo evento?
Misteri del web.

Ma mica noi ci fermiamo qui. Vediamo se sul sito del PD della Basilicata, luogo che non dovrebbe essere ostile al Giordano, tale banner esiste.
In homepage non c’è nessuna traccia. Cerchiamo anche “linux” nel sito. Il risultato lo vedete qui in basso.



Per cui, cari amici 5stellini, dovreste secondo il nostro parere, continuare a commentare questi blog. Almeno ci fate fare un po’ di risate e non lasciate tutto il lavoro sporco a noi.
Alcuni membri di ALJAB hanno dovuto lasciare la corsa alle rane e i lavori di uncinetto per scrivere questo post.

Vi sembra giusto?
Ripetiamo: vi sembra giusto?

Per chi voglia scriverci, la nostra frangia smanettona ha creato una mail: collettivoaljab@gmail.com
Cari attivisti di 5 stelle e non, scriveteci le vostre segnalazioni e cercheremo di adoperarci.
Altrimenti, ci fate un piacere. Così non dobbiamo pigiare le lettere sulla tastiera.

A presto,
Collettivo ALJAB

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