Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della conferenza stampa tenuta in mattinata dal tenente Giuseppe Di Bello e dalla professoressa Albina Colella relativamente alle nuove analisi effettuate su campioni di acque rilevati dal lago del Pertusillo.

INQUINAMENTO DA IDROCARBURI E SUE FONTI NELL’INVASO DEL PERTUSILLO

Albina Colella, Professore Ordinario di Geologia e Sedimentologia dell’Unibas e Presidente dell’Ehpa, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa del 01.08. 2012 i risultati di nuove analisi dei sedimenti dell’invaso del Pertusillo (Basilicata), che hanno documentato un inquinamento ancor più grave di quello evidenziato dalle analisi precedenti e ne hanno suggerito le fonti che, sulla base dei dati, appaiono attribuibili all’attività petrolifera

della Val d’Agri, ed in particolare ad uno o più pozzi ubicati tra gli abitati di Montemurro e Viggiano.
Le analisi, condotte congiuntamente al Tenente G. di Bello (Ehpa) e con la collaborazione di volontari dell’OIPA, rientrano in una ricerca della Prof.ssa Colella, i cui precedenti risultati sono stati presentati in convegni scientifici internazionali e sono in pubblicazione su riviste scientifiche internazionali.

L’ubicazione dei due nuovi campioni di sedimenti è stata mirata a valutare il grado di inquinamento del lago e soprattutto ad identificare la provenienza dello stesso. I due campioni analizzati sono stati prelevati con una benna Van Veen alle foci (nel Pertusillo) del Torrente Rifreddo e dei fossi Spetrizzone e Scannamogliera. Il prelievo di altri campioni è previsto in un prossimo futuro.

Le analisi hanno documentato le più alte concentrazioni di idrocarburi totali finora misurate, corrispondenti a ben 559 milligrammi/chilo (mg/kg) alla foce nel lago degli affluenti Spetrizzone e Scannamogliera, e di 122 mg/kg alla foce del Torrente Rifreddo, a fronte di concentrazioni di 8.7, 6.6 e 135 mg/kg dei campioni analizzati in precedenza in aree diverse del lago. Le concentrazioni di idrocarburi misurate in questi ultimi due campioni sono di gran lunga superiori ai limiti di legge di riferimento. Le analisi hanno anche mostrato elevate concentrazioni di diversi metalli, quali Bario (usato nei fanghi di perforazione petrolifera), Vanadio, Zinco, Rame, Piombo, Cromo, Cobalto, Boro, Arsenico, Alluminio, Manganese, Ferro.

Il reticolo di drenaggio dei tre affluenti suddetti occupa un’area del margine nord-orientale del Lago del Pertusillo, tra gli abitati di Viggiano e Montemurro, dove sono presenti diversi pozzi petroliferi. In particolare, questi corsi d’acqua scorrono in stretta prossimità del pozzo di reiniezione Costa Molina 2D, e dei pozzi CMW2, MASE1, MAE1, CMW1 e cms1. La distribuzione areale degli idrocarburi nei cinque campioni di sedimenti del Pertusillo finora analizzati, mostra che le concentrazioni più alte si trovano allo sbocco nel lago dei suddetti corsi d’acqua e in prossimità del vicino sbarramento dell’invaso, mentre decrescono drasticamente verso nord-ovest fino allo sbocco nel lago del Fiume Agri. Questi dati indicano che i maggiori apporti di idrocarburi al lago si devono al Torrente Rifreddo e ai fossi Spetrizzone e Scannamogliera, che drenano un’area occupata da pozzi petroliferi e nel cui alveo sono stati probabilmente sversati idrocarburi e altre sostanze tossiche, che vanno ad inquinare un invaso che fornisce acqua ad uso umano alla Puglia e alla Basilicata.

 Prof.ssa Albina Colella
Tenente Giuseppe di Bello

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