I poteri forti hanno messo il bavaglio a chi vuole diffondere verità e coscienza critica riguardo alle estrazioni petrolifere in Basilicata.
I poteri forti mobilitano stampa, docenti universitari, politici nazionali e locali, esperti di massimi sistemi.
Ho inviato un messaggio a Grillo chiedendogli di mobilitare il blog. Sono disposto anche ad andare fino a Genova per mostrare i documenti (e sono tanti).
Un post di sostegno di Beppe sul blog è il miglior potere forte che abbiamo noi.
La Basilicata è sempre più una gruviera, una gruviera petrolifera.
Il governatore Vito De Filippo continua a mentire sui dati relativi alle perforazioni e viene smentito addirittura dai dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’UNMIG (Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse).
71 associazioni, movimenti, comitati ed organizzazioni (tra cui il M5S di Matera) lo sputtanano (Basilicata gruviera petrolifera.pdf), ma lui se ne strafotte.
Poi, guarda caso, nei giorni scorsi e dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, con una coincidenza strepitosa, in una intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno (Doglioni GdM 27_5_2012.pdf), il geologo Carlo Doglioni, tranquillizza o cerca di farlo sul non rischio sismico e di contaminazione del circuito dell’acqua in Val d’Agri.
Affermazioni queste che non tengono conto di quello che già è avvenuto e avviene, spesso sottaciuto o minimizzato in sede locale per quanto attiene l’inquinamento degli invasi, sorgenti e corsi d’acqua da mettere in relazione alle estrazioni e produzione petrolifera e sulla sismicità che secondo alcuni “timidi” geologi locali è ascrivibile alle attività petrolifere, con un rischio sismico che Eni sa esistere ma di cui si guarda bene di sollevare.
Carlo Doglioni, è considerato il numero uno su questi temi. E’ stato smentito dal terremoto in Emilia Romagna, dal momento che in suo studio sull’area della Erg Rivara escludeva sismi nell’area o al massimo ne prevedeva una max di magnitudo 3. Oggi queste questioni vengono ribaltate non casualmente in Basilicata.
Ma chi ha gentilmente fornito al professor Doglioni, negli anni, molti dei dati con i quali ha potuto egregiamente sviluppare le sue teorie e scrivere pubblicazioni di elevato spessore scientifico?
Le compagnie petrolifere, of course!
(grazie ad Enzo Palazzo e Antonio Bavusi per la collaborazione)