Ci troviamo nel comune di Palazzo San Gervasio, Basilicata. Breve sunto di una “metamorfosi” di un campo destinato all’ ospitalita’ dei lavoratori stagionali extracomunitari ad un campo CIE. Circa 20 anni fa venivano sequestrate ad un grosso mafioso del…… posto una serie di beni immobili fra cui anche un’area destinata a capannone e rimessa mezzi da lavoro. Fu concessa al comune di Palazzo San Gervasio e da quel momento in poi gradualmente ma con grosse difficolta’ viene trasformata negli anni in un centro a porte aperte per i lavoratori stagionali che si riversano nelle campagne per la raccolta del pomodoro. L’ anno scorso l’ attuale sindaco decide di chiudere il campo per motivi tecnici e di natura sanitaria. Il risultato e’ stato quello di “sparpagliare” circa 2000 lavoratori nelle campagne senza servizi igenici ne acqua. 40 giorni fa arriva la chiamata del prefetto che chiede se l’area e’ disponibile per l’ accoglienza profughi. L’amministrazione comunale, senza battere ciglio da l’ OK e fa ben altro…si dimentica della chiusura del campo dell’ anno successivo e raddoppia il numero di persone che potrebbero essere ospitate…da 250 (numero fissato per decreto comunale) a 540. La prima riunione che si tiene nell’ aula consigliare, e’ una riunione per le associazioni del posto che fin da subito si rendono conto di non poter fronteggiare quella situazione ma che si impegnano nel dare il loro contributo. Ma quella riunione ha qualcosa di strano…in quella riunione non si parla nè di accoglienza nè di dignita’. A quella riunione vengono invitati anche molti ristoratori del posto e la parola d’ ordine comincia ad essere solo ed esclusivamente economia per il paese. Passano circa 20 giorni e il campo si trasforma da campo accoglienza profughi a campo CIE. Attualmente per quel poco che si riesce a vedere il campo si e’ trasformato in una piccola Guantanamo. Recinzioni alte 5 metri all’ interno che delimitano zone per i prigionieri e un muro in cemento armato con filo spinato nato in soli 3 giorni. I ristoratori del posto continuano a servire i pasti…ma la cosa piu’ grave e’ il fatto che tutti gli appalti passano per le mani dell’ ex braccio destro del mafioso a cui fu sequestrato il bene immobile…persona che ha il pass per entrare nel campo come se fosse un questore. Le notizie che giungono dal campo CIE, sono drammatiche…si parla di pestaggi e sembra che 30 persone siano sparite nel nulla (notizia riportata dal web giornale ufficiale del comune…www.palazzosangervasio.net). Lo scempio va avanti e intanto l’ amministrazione continua a dir che non sa nulla di nulla ma che vuole il campo perche’ apporta economia al paese. Raccapricciante e’ sentir uscir dalla bocca di molti cittadini frasi che uccidono la tolleranza: ” se li fucilassero, avremmo risolto il problema “….” metterei gratuitamente a disposizione i miei mezzi agricoli per scavare una fossa comune, lo farei gratuitamente “ ! Ed io intanto tremo per l’ assordante silenzio che si e’ levato !
M.T.